Nel corso della vita può accadere di subire un danno ingiusto per colpa di terzi: un incidente stradale, un infortunio sul lavoro, la violazione di un contratto, o altri eventi lesivi dei propri diritti e interessi. In queste situazioni, la legge offre strumenti per ottenere il ristoro del pregiudizio subito, primo tra tutti la possibilità di inoltrare una formale richiesta di risarcimento danni. Sapere come redigere correttamente tale richiesta è fondamentale per tutelare efficacemente i propri diritti, prevenire errori procedurali e predisporre una solida base per un eventuale contenzioso. Questa guida, frutto dell’esperienza legale, intende fornire indicazioni pratiche su struttura, contenuti essenziali e accorgimenti utili per redigere una richiesta di risarcimento danni chiara, completa e conforme ai requisiti previsti dall’ordinamento giuridico.
Come scrivere una Richiesta risarcimento danni avvocato
Per redigere una richiesta di risarcimento danni destinata a un avvocato, è necessario adottare un approccio rigorosamente tecnico e improntato alla chiarezza, affinché l’istanza risulti non solo formalmente corretta ma anche giuridicamente fondata. Il documento, che può assumere la forma di una diffida stragiudiziale o di una richiesta preliminare prima di un’eventuale azione giudiziaria, deve contenere tutti gli elementi essenziali per identificare con precisione le parti coinvolte, i fatti all’origine della richiesta e i riferimenti normativi pertinenti.
Innanzitutto, la lettera deve essere indirizzata in modo univoco al soggetto responsabile, che può essere un privato, un’azienda, una compagnia assicurativa o la pubblica amministrazione. È fondamentale inserire i dati anagrafici completi sia del richiedente che del destinatario, specificando, se necessario, eventuali qualifiche o rapporti giuridici intercorrenti tra le parti (ad esempio, contratto di appalto, rapporto locatizio, obbligazione civile o extracontrattuale).
La parte centrale della richiesta dovrebbe esporre in modo dettagliato i fatti che hanno generato il danno, descrivendoli cronologicamente e documentandoli con ogni elemento utile: allegati, fotografie, rapporti tecnici, corrispondenza o testimonianze. È importante che la narrazione dei fatti sia coerente, priva di ambiguità e supportata da riscontri oggettivi, in modo da consentire all’avvocato destinatario di valutare immediatamente la fondatezza della pretesa.
A seguire, si deve procedere con la qualificazione giuridica dell’accaduto, individuando la norma su cui si fonda il diritto al risarcimento. Si può fare riferimento agli articoli del codice civile relativi alla responsabilità contrattuale (art. 1218 e ss. c.c.) o extracontrattuale (art. 2043 c.c.), secondo la natura del danno subito. È opportuno esplicitare il nesso di causalità tra la condotta ritenuta illecita e il danno lamentato, dimostrando che il pregiudizio subito deriva direttamente dall’azione o dall’omissione del destinatario.
Successivamente, la richiesta deve quantificare il danno, sia esso patrimoniale (ad esempio, danni materiali, mancato guadagno, spese mediche o di riparazione) che non patrimoniale (danno morale, biologico, esistenziale). La quantificazione può essere analitica, se già è possibile determinare con precisione l’ammontare della somma richiesta, oppure generica, con riserva di specificarla in seguito all’esito di perizie o accertamenti ulteriori. In questa fase, è spesso utile allegare documentazione comprovante le spese sostenute o le perdite subite.
Infine, la richiesta deve concludersi con l’invito rivolto al destinatario a procedere al risarcimento entro un termine perentorio, generalmente compreso tra 10 e 15 giorni, avvertendo che, in caso di mancato riscontro, si procederà alla tutela dei diritti in sede giudiziaria. Tale ammonizione, oltre che costituire una diffida ad adempiere, può valere anche ai fini dell’interruzione della prescrizione ex art. 2943 c.c.
La redazione di una richiesta di risarcimento danni da parte di un avvocato richiede, dunque, una combinazione di rigore formale, chiarezza espositiva e approfondimento tecnico-giuridico, al fine di rendere la pretesa non solo legittima, ma anche persuasiva, e porre solide basi per un’eventuale fase contenziosa successiva.
Modello Richiesta risarcimento danni avvocato
Oggetto: Richiesta risarcimento danni
Spett.le [Nome Studio Legale/Avvocato]
[Indirizzo completo]
[CAP, Città, Provincia]
[Luogo], [Data]
Raccomandata A/R
Oggetto: Richiesta risarcimento danni
Il/La sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], residente in [Indirizzo completo], codice fiscale [Codice fiscale], con la presente espone quanto segue:
In data [indicare la data o il periodo], conferivo incarico professionale allo Studio/Avvocato [Nome e Cognome] per la tutela dei miei interessi relativi a [descrivere brevemente l’oggetto dell’incarico, es. causa civile n. … avanti al Tribunale di …].
Purtroppo, a causa di [descrivere sinteticamente il comportamento omissivo/erroneo: es. negligenza, mancato deposito atti, errori procedurali ecc.] da parte del legale incaricato, sono derivati gravi danni patrimoniali e non patrimoniali a mio carico.
In particolare, a seguito di [descrivere le conseguenze concrete: es. rigetto della domanda, perdita della causa, condanna alle spese, ecc.], ho subito un danno quantificabile in euro [indicare l’importo, se noto], oltre agli ulteriori pregiudizi di natura morale e di immagine.
Con la presente, pertanto, Vi invito e diffido a procedere al risarcimento dei danni subiti, per un ammontare complessivo di euro [indicare la somma], entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente, con bonifico sul seguente IBAN: [indicare IBAN].
In difetto, mi vedrò costretto/a ad adire le vie legali, con aggravio di spese e responsabilità a Vostro carico.
Distinti saluti.
[Firma]
[Recapiti: telefono, e-mail]