Anche se sul nostro sito parliamo in misura più costante degli investimenti in oro, è bene non dimenticare l’importanza che può rivestire, per la diversificazione del nostro portafoglio, l’investimento in altri metalli come lo zinco e il platino. Cerchiamo allora di aggiornare brevemente l’andamento di tali commodity, contribuendo ad orientare i vostri spunti di ragionamento su tali ambiti.
Cominciamo dallo zinco, che è sceso a Londra negli ultimi giorni in misura abbastanza notevole, ma non preoccupante. La ragione di questo andamento è legata al fatto che gli investitori hanno preferito prendere profitto dopo che il metallo ha raggiunto lunedì scorso i massimi da 15 mesi a questa parte. Ricordiamo infatti che lo zinco beneficia dei migliori fondamentali nel comparto dei metalli industriali poiché il deficit di offerta dovrebbe espandersi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi. Dunque, a fronte di una domanda che dovrebbe continuare a crescere con costanza ancora per un po’, di contro si è osservata la tendenza alla chiusura di numerose miniere.
Tale sbilanciamento tra la domanda e l’offerta (stimata) sta contribuendo a sostenere le quotazioni del metallo industriali, e nel corso dei prossimi mesi il trend potrebbe subire un ulteriore consolidamento, a beneficio di tutti coloro che sono entrati nel settore in tempi non troppo sospetti.
Passando al platino, anche tale metallo sta prendendo quota. Nella giornata di oggi il platino è infatti salito per il terzo giorno in seguito all’apprezzamento del rand sudafricano contro dollaro, che alimenta la speculazione che i costi di produzione, pagati in valuta locale, aumenteranno e porteranno a prezzi più alti.
Allargando lo spettro d’analisi, appare evidente come il platino negli ultimi mesi sia stato guidato al rialzo da soddisfacenti dati di vendite di autoveicoli, specialmente nella Zona Euro e Cina. Tuttavia, sia platino che palladio hanno sottoperformato oro e argento: una caratteristica che dovrebbe poter permettere agli analisti e agli investitori di trarre l’utile indicazione che la domanda per investimento resta il principale driver nel comparto dei preziosi.