Come Trovare un Prestito Senza Busta Paga

Tra tutti i diversi tipi di finanziamenti disponibili sul mercato, i finanziamenti senza busta paga sono riusciti ad imporsi nel corso del tempo come alcuni tra i più richiesti in assoluto, a motivo della loro possibilità di essere ottenuti in sostanza da chiunque che abbia qualche garanzia da offrire.

Cosa Sono i Prestiti Personali
Il prestito personale non e altro che una forma di finanziamento non finalizzata, ossia non subordinata ad una ben precisa fornitura di un bene o servizio. La somma e versata direttamente al richiedente e viene pattuito un rimborso in rate stabilite e con un tasso di interesse prefissato.
Tale prestito e in genere concesso da istituti finanziari o dalle stesse banche ed ha importi variabili, dipendenti dallo stesso istituto di credito. Per ottenere un prestito personale non occorre soddisfare dei particolari requisiti ne fornire garanzie preliminari, tuttavia in alcuni casi viene richiesta una minima forma di sicurezza da parte del fornitore al fine di limitare le insolvenze (ad esempio detrazione di una parte dello stipendio a seguito di una mora perpetrata, oppure l’utilizzo di garanti e fideiussori per importi di somme considerevoli). Comunque e sempre buona norma pagare le rate nei tempi concordati in modo da evitare una maggiorazione degli interessi e l’applicazione di eventuali more, o nei casi peggiori finire nella lista dei pagatori ritardati e con una scarsa affidabilita creditizia; tali informazioni verranno poi condivise tra i vari istituti finanziari ed intaccheranno non poco la propria reputazione.

Prestiti Senza Busta Paga
I prestiti senza busta paga rappresentano oramai una scelta sfortunatamente sempre più percorsa rispetto ai normali prestiti.
Come sappiamo bene le società finanziarie sono da sempre riluttanti a accordare un prestito a soggetti sprovvisti di una busta paga. Per questo motivo sempre più persone, non lavoratori ma anche freelance, si trovano in difficoltà al momento di trovare un società che gli accordi un prestito. I normali prestiti richiedono di solito delle specifiche garanzie, a partire da, ad esempio, una busta paga fissa o un contratto lavorativo. Praticamente è comunque d’obbligo giustificare una qualsiasi forma di introito fisso, derivante da forme di guadagno continue.
L’apparato finanziario italiano, ma mondiale in genere, è fondato in prevalenza su un sistema che valuta la possibilità di fornire un credito in base ad una scala di valori orientata in primo luogo dalle garanzie che chi fa richiesta è in grado di presentare: più garanzie sarà possibile offrire, più possibilità si hanno di avere il prestito. Esistono, tuttavia, delle soluzioni alternative per ricevere prestiti senza busta paga: innanzitutto si può offrire come copertura una casa di proprietà, soluzione che rimane poco percorsa per gli alti azzardi cui espone il richiedente. Più utilizzata è invece la strada che permette di utilizzare in qualità di garanzia un terzo soggetto, che faccia da garante del pagamento: il terzo soggetto in questione deve avere una busta paga o entrate costanti, e nell’eventualità di morosità sarà egli stesso a rispondere alla banca. E’ poi pensabile usare il canone di locazione della propria casa, e della conseguente costante entrata di denaro, per offrirla in veste di copertura alla banca.
Esistono anche delle soluzioni alternative per avere prestiti senza busta paga, come sfruttare come garanzia un terzo soggetto, che faccia da garante del pagamento: il terzo soggetto in questione deve possedere una busta paga o entrate costanti, e nell’eventualità di insolvenza sarà egli stesso a rispondere alla banca. Un’ultima soluzione sono i prestiti cambializzati, cioè prestiti garantiti da cambiali, che essendo titoli esecutivi permettono al creditore di agire direttamente nei confronti del debitore inadempiente. Si tratta però di una forma utilizzata più tra privati che nei prestiti concessi dalle banche.
Tra tutte le possibili forme di finanziamenti offerti dal mercato, i finanziamenti senza busta paga sono riusciti ad imporsi negli ultimi tempi come alcuni tra i più richiesti in assoluto, a motivo della loro possibilità di essere ottenuti praticamente da chiunque che abbia qualche garanzia da presentare.

Come Valutare il Costo di un Prestito
Per valutare il costo di un prestito bisogna considerare TAN e TAEG.
La dicitura TAN sta per Tasso Annuo Nominale ed indica il tasso utilizzato dagli istituti finanziari per effettuare il calcolo degli interessi sul lordo dei loro finanziamenti. Viene determinato in base alla durata del prestito ed all’ammontare dell’importo richiesto; puo variare da un istituto ad un altro ma rimane comunque fisso durante tutta la durata del contratto, nel rispetto degli accordi presi con la controparte.
Il TAN viene espresso in termini percentuali e non tiene conto di eventuali provvigioni, spese ed imposte che sono conteggiate al netto di tale tasso. In genere tale tasso varia anche in base al grado di rischio del capitale che e a sua volta legato alla reputazione acquisita dal cliente finale; non e quasi mai percepito alla fine di ogni anno ma viene caricato su ogni rata che l’utente deve versare, in questo modo si avvantaggia maggiormente l’istituto di credito che percepisce in anticipo l’interesse sulla quota investita.
Ovviamente e inutile dire che il miglior finanziamento e quello che ha i minori tassi TAN e TAEG, che risultano sempre correlati.
Il TAEG rappresenta il Tasso Annuo Effettivo Globale, ossia il costo effettivo di un qualsiasi prestito personale che include le spese di gestione, la durata del contratto ed il periodo di riferimento.
Tali argomentazioni devono essere sempre ben visibili sia nella fase di promozione del prestito, da parte di istituti di credito, che nella fase piu prettamente legale riguardante il contratto vero e proprio.
Anche questo tasso e espresso in termini percentuali ed e su base annua in modo da dare una visione complessiva del costo del prestito anche dal punto di vista degli oneri e spese ad esso associati.
Il calcolo del TAEG e attualmente legato al Decreto Ministeriale dell’8 luglio del 1992 che regola anche le voci che devono essere incluse e quelle che invece risultano opzionali (interessi di mora dovuti ad inadempimenti del cliente e spese non legate al prezzo di acquisto e completamente a carico del consumatore).
Nonostante ci siano opportuni regolamenti per garantire un TAEG equo e corretto in molti casi il consumatore paga molto di piu di quanto effettivamente richiesto, e per questo buona norma essere sempre ben documentati al fine di far rispettare i propri diritti.