Richiesta revoca ammonimento questore​ – Fac Simile e Guida

Come autore esperto in materia giuridica, introduco sinteticamente la finalità e l’impostazione della guida: lo scopo è fornire indicazioni pratiche e ragionate per redigere una richiesta di revoca dell’ammonimento emesso dal questore, strumento amministrativo che incide sulla libertà personale e sulla reputazione. La guida illustra quali elementi documentare (dati identificativi, provvedimento impugnato, ricostruzione dei fatti), come articolare i motivi giuridici e di fatto a sostegno della revoca, e quali allegati e prove conviene produrre per rendere la domanda persuasiva. Si presta particolare attenzione alla chiarezza espositiva, al rigore probatorio e al tono rispettoso ma fermo, necessari per ottenere l’attenzione dell’autorità e per non compromettere eventuali rimedi successivi. Verranno inoltre segnalate le formalità procedurali più comuni (modalità di deposito, termini di presentazione, rappresentanza legale) e i rimedi alternativi in caso di diniego. Infine, la guida consiglia quando è opportuno consultare un avvocato specializzato, soprattutto nelle ipotesi con rilevanza penale o con rilevanti documenti da esaminare, perché una richiesta ben costruita aumenta significativamente le probabilità di successo.

Come scrivere una Richiesta revoca ammonimento questore​

Per scrivere una richiesta di revoca dell’ammonimento emesso dal Questore è importante coniugare rigore formale, chiarezza fattuale e argomentazione giuridica. La domanda deve essere impostata come un atto formale indirizzato all’autorità che ha adottato il provvedimento, contenere tutti gli elementi identificativi e processuali, spiegare in modo documentato perché il presupposto del provvedimento è venuto meno o non sussiste più, e offrire alla Pubblica Amministrazione gli elementi di fatto e di diritto necessari per revisionare la valutazione. Di seguito una guida organica su come costruire il testo, quale tono usare, quali argomentazioni privilegiare e come corredare la richiesta di prove e documenti.

In apertura è necessario indicare chiaramente il destinatario (Questore della provincia competente) e il mittente con i dati anagrafici completi: nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza e recapiti (indirizzo di posta, PEC se disponibile, numero di telefono). Se la richiesta è presentata tramite difensore, o un incaricato, vanno indicati i dati del difensore e la procura che lo abilita a rappresentare il richiedente. È utilissimo richiamare immediatamente nell’oggetto il provvedimento che si intende revocare indicando data e numero di protocollo dell’ammonimento; ciò evita equivoci e facilita la ricostruzione del fascicolo amministrativo.

Il corpo della richiesta deve svolgere una ricostruzione precisa, cronologica e verificabile dei fatti che hanno portato all’ammonimento e di quanto è avvenuto successivamente. Evitare affermazioni generiche: descrivere come si sono svolti gli episodi rilevanti, indicare le eventuali indagini o procedimenti penali collegati, e specificare eventuali sviluppi nuovi e sopravvenuti. Se il provvedimento di ammonimento è stato preso a seguito di una segnalazione o denuncia, è opportuno richiamare tale segnalazione e il suo esito processuale, se noto. In questa parte il tono deve essere sobrio e fattuale: non è utile né convincente esprimere rimorsi emotivi non corroborati da elementi probatori, né contrapporre accuse personali a terzi; la pubblica autorità valuta elementi concreti e documentabili.

Sotto il profilo giuridico, la richiesta di revoca deve articolare le ragioni per cui il presupposto di necessità e adeguatezza del provvedimento è venuto meno. Si può argomentare in termini di mutamento delle condizioni di rischio o di insussistenza dei presupposti al momento della adozione. Concetti utili da sviluppare sono la sopravvenienza di fatti nuovi che eliminano il pericolo che aveva motivato l’ammonimento, la mancata reiterazione di comportamenti per un periodo significativo, la predisposizione di misure alternative e propositive che garantiscano l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone coinvolte, e l’eventuale estinzione o archiviazione di profili penali correlati. È opportuno esplicitare il principio che i provvedimenti amministrativi devono essere adeguati, necessari e proporzionati: se si dimostra che la misura non è più necessaria o che il bilanciamento interessi è mutato, la revoca appare coerente con i canoni di buona amministrazione.

La documentazione allegata gioca un ruolo decisivo. Fornire prove oggettive delle affermazioni facilita la valutazione del Questore. Possono avere rilievo certificati medici che attestano condizioni fisiche o psicologiche, attestazioni di lavoro o altro elemento che dimostri stabilità sociale, dichiarazioni di testimoni che confermino la cessazione di comportamenti pericolosi, copia di eventuali provvedimenti giudiziari che abbiano disposto archiviazione o assenza di reato, e qualsiasi documento che dimostri il cambiamento delle circostanze. Nella richiesta è importante richiamare i documenti allegati descrivendone sinteticamente il contenuto e indicando dove possono essere esaminati nel fascicolo amministrativo. Se si propone l’adozione di misure alternative (ad esempio divieto di contatto concordato per iscritto, mediazione familiare in corso, o obblighi di controllo), va spiegato come tali misure assicurino gli stessi fini di tutela perseguiti dall’ammonimento ma con minore afflizione della libertà individuale.

Il tono della richiesta dev’essere rispettoso ma determinato: rivolgersi all’autorità con formule formali, chiedere espressamente la revoca o la modifica del provvedimento e, se si ritiene utile, chiedere un’audizione o un contraddittorio per esporre personalmente le ragioni. È opportuno inserire una richiesta di comunicazione dell’esito motivato dell’istruttoria e, se si desidera, chiedere la sospensione degli effetti del provvedimento durante il tempo necessario alla valutazione amministrativa qualora sussistano gravi motivi. In ogni caso, non inserire nella richiesta ammissioni che possano essere interpretate come autocondannevoli senza una valutazione preventiva del legale, perché alcune dichiarazioni potrebbero avere effetti in sede penale o costituire fattore di conferma del presupposto del provvedimento.

Dal punto di vista formale, la conclusione del testo deve contenere la formula di richiesta di revoca, la data e la firma del richiedente o del difensore. È opportuno indicare espressamente l’elenco della documentazione prodotta a corredo della domanda, spiegando in che modo ciascun documento contribuisce a dimostrare il venir meno dei presupposti del provvedimento. Inviare la richiesta tramite canali ufficiali e tracciabili è fondamentale: l’invio in forma cartacea con raccomandata A/R o, preferibilmente, tramite PEC se il richiedente o il suo difensore ne è dotato, garantisce la certezza della ricezione e della data di presentazione.

Infine, è bene ricordare che la revoca è un atto discrezionale dell’amministrazione: se la richiesta viene rigettata, esistono rimedi giurisdizionali e amministrativi che vanno valutati con un avvocato. In caso di diniego, la decisione del Questore dovrà essere adeguatamente motivata; se la motivazione appare insufficiente o errata sotto il profilo giuridico, è possibile esperire il ricorso giurisdizionale o, ove previsto, i rimedi amministrativi alternativi. Per questi motivi, e per modulare la strategia, è consigliabile farsi assistere sin dalle prime battute da un avvocato esperto in materia di pubblica sicurezza e provvedimenti amministrativi, che sappia predisporre una richiesta calibrata sul contenuto del fascicolo e, se necessario, gestire le successive fasi del contenzioso.

Esempio di impostazione linguistica in forma continuativa: rivolgersi al Questore della provincia, indicare nell’intestazione i propri dati anagrafici e di recapito, richiamare il provvedimento con data e numero, esporre con precisione cronologica i fatti che hanno portato all’ammonimento e gli sviluppi sopravvenuti, motivare giuridicamente perché i presupposti del provvedimento sono venuti meno richiamando i principi di necessità, proporzionalità ed adeguatezza della misura, documentare con allegati il mutamento delle circostanze e le misure alternative adottate, chiedere espressamente la revoca dell’ammonimento chiedendo eventualmente un contraddittorio; chiudere con la formula di cortesia, data e firma. Non dimenticare, infine, di indicare tutti gli allegati e di conservare copia della domanda e delle ricevute di invio.

Se vuoi, posso redigere un fac-simile completo di richiesta impostato sui dati che mi fornirai (dati anagrafici, numero e data del provvedimento, sintesi dei fatti, elenco dei documenti disponibili), oppure revisionare una bozza che hai già predisposto.

Modello Richiesta revoca ammonimento questore​

Al Sig. Questore della Provincia di _____________
Questura di _____________
Via _____________ n. _____________
CAP _____________

Oggetto: Istanza di revoca dell’ammonimento emesso in data _____________, protocollo n. _____________

Il/La sottoscritto/a _____________, nato/a il _____________ a _____________ (Prov. _____________), codice fiscale _____________, residente in _____________, Via _____________ n. _____________, CAP _____________, telefono _____________ _____________, e-mail/PEC _____________,

premesso che
– in data _____________ allo scrivente è stato notificato/ammonito l’atto di ammonimento emesso da codesta Questura, protocollo n. _____________;
– i fatti oggetto dell’ammonimento risultano essere: _____________;

chiede
la revoca dell’ammonimento sopra citato per le ragioni che seguono:
1) _____________;
2) _____________;
3) _____________;

motiva altresì la propria istanza con i seguenti elementi di fatto e di diritto:
– _____________;
– _____________;
– _____________;

A supporto della presente istanza si producono i seguenti documenti:
– copia del provvedimento di ammonimento (se disponibile) _____________;
– documenti comprovanti i fatti indicati e/o la buona condotta: _____________;
– eventuali certificazioni/attestazioni/testimonianze: _____________;
– copia documento d’identità: _____________.

Il/La sottoscritto/a si rende disponibile per eventuali chiarimenti e per un colloquio presso codesta Questura, nonché per la produzione di ulteriori documenti o dichiarazioni integrative.

Dichiaro che quanto sopra corrisponde a verità e autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai fini della presente procedura.

Luogo _____________, data _____________

Firma _____________________________

Allegati:
1) _____________
2) _____________
3) _____________