Un quadro d’autore appeso alla parete e un pacchetto di azioni nel portafoglio. Sembrano due cose molto diverse tra di loro, ma hanno in comune che, se acquistate al momento giusto, possono diventare un ottimo investimento. Le opere d’arte, come l’oro, fanno parte della categoria dei beni rifugio, sono oggetti di valore che possono rivalutarsi nel tempo e dare buoni guadagni a chi li acquista e li conserva.
Il mercato dell’arte non è più riservato, com’era fino a qualche decennio fa, soltanto agli investitori più ricchi che prendono parte alle aste milionarie organizzate dalle grandi case, come per esempio Sotheby’s o Christie’s. Oggi molte contrattazioni avvengono su opere di medio valore, vendute a prezzi intorno ai 10 – 20.000 euro ciascuna. Sono opere acquistate in genere da investitori di classe media, soprattutto liberi professionisti come avvocati, commercialisti o medici affermati.
Per chi si avvicina per la prima volta all’investimento nelle opere d’arte, però, ci sono alcune avvertenze importanti.
Per iniziare, gli acquirenti devono avere un minimo di passione, devono cioè conoscere gli artisti, la loro storia e le loro opere. Inoltre, chi compra un quadro o una scultura come investimento, non deve attendersi guadagni immediati, ma aspettare di vedere crescere i prezzi nell’ottica del medio lungo termine, almeno tre-cinque anni e anche più. Questo perchè il mercato delle opere d’arte non è liquido, cioè non è facile come negoziare un’azione o un’obbligazione. Se si vuole vendere un quadro, spesso bisogna aspettare dai tre ai sei mesi, o addirittura un anno, prima di trovare un compratore.
Un’altra avvertenza per gli investitori. I prezzi delle opere d’arte sono spesso molto volatili, subiscono cioè fluttuazioni di prezzo anche marcate, e quindi occorre informarsi bene sugli autori che, in un determinato momento, risultano sottovalutati e hanno buone possibilità di essere riscoperti dai collezionisti (quindi comprare a prezzi bassi). Di che autori parliamo? Non è facile conoscerli senza l’aiuto di esperti. Per questo è consigliabile tenersi informati rivolgendosi ad una società specializzata nella negoziazione di opere d’arte. Un aiuto può arrivare anche dalle banche. Molti istituti di credito, infatti, offrono da tempo ai propri clienti (quelli che hanno disponibilità di almeno 200 – 300.000 euro) servizi di art advisor, cioè di consulenza sul mercato delle opere d’arte. In pratica, l’investitore si rivolge alla banca, che provvede a metterlo in contatto con le più importanti case d’asta italiane, dove vengono negoziate periodicamente le opere d’arte.